
La vendita all’asta giudiziaria è una procedura attraverso la quale beni mobili o immobili vengono venduti per ordine del tribunale, al fine di soddisfare i creditori di un soggetto insolvente. Si tratta di un meccanismo fondamentale nell’ambito delle esecuzioni forzate, regolato dal codice di procedura civile italiano, che garantisce il recupero coattivo del credito.
La vendita all’asta giudiziaria rappresenta uno strumento efficace per la soddisfazione dei creditori attraverso la liquidazione forzata dei beni del debitore. Le modalità con incanto e senza incanto si differenziano per procedura, tempi e garanzie.
Oggi, la vendita senza incanto è la regola, preferita per la sua efficienza, rapidità e trasparenza. Tuttavia, conoscere le differenze con l’asta con incanto è importante per orientarsi correttamente, specialmente in caso di aste residue ancora gestite con la vecchia modalità.
Partecipare consapevolmente a un’asta giudiziaria richiede attenzione, studio della documentazione e, se necessario, il supporto di professionisti esperti. In questo modo, è possibile cogliere opportunità immobiliari vantaggiose e tutelare i propri diritti nel rispetto delle norme.
In questo articolo vedremo che cos’è la vendita all’asta giudiziaria, come funziona, quali sono le differenze tra asta con incanto e senza incanto e quali sono le caratteristiche specifiche di ciascuna modalità.
Che cos’è la vendita all’asta giudiziaria
La vendita all’asta giudiziaria è un procedimento attraverso il quale un giudice, su istanza di un creditore, ordina la vendita di un bene appartenente a un debitore inadempiente. Il ricavato della vendita è destinato al pagamento dei debiti contratti dal debitore nei confronti dei creditori.
I beni venduti all’asta possono essere:
- Immobili, come abitazioni, terreni, capannoni;
- Mobili, come auto, arredi, macchinari;
- Crediti o quote societarie.
L’asta si svolge secondo regole ben precise, stabilite nel codice di procedura civile e può avvenire in due modalità: con incanto e senza incanto. Queste due forme presentano caratteristiche diverse, sia dal punto di vista procedurale che per quanto riguarda i diritti dei partecipanti e le modalità di aggiudicazione.
Come funziona la vendita all’asta
La procedura di vendita all’asta giudiziaria si attiva nel contesto dell’esecuzione forzata, tipicamente in seguito a un pignoramento. Il giudice dell’esecuzione, valutato l’esito della perizia sul bene e le richieste dei creditori, dispone la vendita con un’ordinanza che stabilisce:
- Il valore base d’asta;
- Le modalità di partecipazione;
- L’eventuale prezzo minimo di aggiudicazione;
- Il termine per presentare le offerte.
La vendita può svolgersi in presenza fisica presso il tribunale o, sempre più frequentemente, in modalità telematica tramite portali specializzati (come il Portale delle Vendite Pubbliche).
In base alla legge, oggi le aste con incanto sono state quasi completamente sostituite da quelle senza incanto, considerate più rapide ed efficienti. Tuttavia, per comprendere bene la materia, è importante conoscere entrambe le modalità.
Vendita all’asta con incanto
L’asta con incanto è una procedura pubblica durante la quale i partecipanti fanno offerte in tempo reale, al rialzo, nella sede e all’orario stabiliti dal tribunale. Vince l’offerta più alta presentata entro un determinato termine, se non superata da altre offerte entro i successivi minuti previsti dal regolamento.
Caratteristiche principali dell’asta con incanto
Di seguito le caratteristiche di un’asta con incanto:
- Pubblicità e trasparenza: l’asta avviene in una seduta pubblica, spesso presso il tribunale.
- Offerte al rialzo: i partecipanti rilanciano le offerte in modo competitivo.
- Cauzione obbligatoria: chi partecipa deve versare una cauzione, solitamente pari al 10% del prezzo base.
- Aggiudicazione provvisoria: il bene viene aggiudicato in modo provvisorio all’offerente più alto.
- Possibilità di rilanci successivi: nei dieci giorni successivi all’aggiudicazione provvisoria, altri soggetti possono presentare offerte migliorative di almeno un quinto del prezzo.
- Aggiudicazione definitiva: se non ci sono rilanci entro i dieci giorni, l’aggiudicazione diventa definitiva.
L’asta con incanto era la forma tradizionale della vendita giudiziaria, ma oggi è quasi completamente superata. Si utilizza solo in casi residuali, o quando l’asta senza incanto è andata deserta.
Vendita all’asta senza incanto
La vendita senza incanto è una modalità più semplificata e moderna: non prevede una gara pubblica al rialzo. I partecipanti presentano offerte sigillate (oggi spesso digitali) entro una certa data, e il giudice valuta le offerte in una data successiva.
Caratteristiche principali dell’asta senza incanto
Ecco le principali caratteristiche dell’asta senza incanto:
- Offerta segreta: ogni partecipante presenta un’unica offerta scritta, in busta chiusa o telematica.
- Cauzione obbligatoria: è necessario versare una cauzione pari al 10% del prezzo offerto.
- Aggiudicazione definitiva: l’aggiudicazione è immediatamente definitiva, salvo che vi siano più offerte valide.
- Offerte concorrenti: se ci sono più offerte valide, si apre una gara tra gli offerenti, partendo dall’offerta più alta, con rilanci minimi stabiliti dal giudice.
- Maggiore efficienza: questa modalità riduce i tempi e i costi rispetto all’asta con incanto.
L’asta senza incanto è oggi la forma ordinaria prevista dal codice di procedura civile (art. 570 e seguenti). È la modalità preferita dal legislatore perché consente una vendita più rapida, meno esposta a speculazioni e più favorevole per i creditori.
Differenze tra vendita con incanto e senza incanto
Vediamo ora un confronto diretto tra le due modalità, per evidenziarne le principali differenze.
Aspetto | Asta con incanto | Asta senza incanto |
Modalità di offerta | Offerte pubbliche in tempo reale | Offerte scritte in busta chiusa o digitale |
Aggiudicazione | Provvisoria | Immediatamente definitiva (salvo offerte multiple) |
Possibilità di rilanci | Entro 10 giorni con offerta migliorativa | Solo in caso di offerte multiple nella stessa asta |
Tempistiche | Più lunghe (fasi successive) | Più rapide |
Partecipazione | Presenza obbligatoria o delegata al notaio | Partecipazione tramite offerta scritta o online |
Diffusione attuale | Residuale | Ordinaria |
Efficienza | Minore | Maggiore |
Perché oggi si preferisce l’asta senza incanto
L’evoluzione normativa e le esigenze pratiche hanno portato alla quasi totale scomparsa delle aste con incanto. La vendita senza incanto:
- È più veloce, evitando i tempi morti tra aggiudicazione provvisoria e definitiva;
- È più sicura, perché riduce il rischio di strategie speculative;
- Richiede meno risorse, essendo meno complessa per tribunali e partecipanti.
- È più trasparente, grazie alle procedure telematiche;
Infatti, la riforma della legge fallimentare e le modifiche introdotte dal decreto legge 83/2015, convertito nella legge 132/2015, hanno reso la vendita senza incanto la regola generale per le aste immobiliari.
Partecipare a un’asta giudiziaria: consigli pratici
Chi vuole partecipare a un’asta giudiziaria, specie per acquistare un immobile, deve tenere presenti alcuni aspetti fondamentali:
- Leggere l’avviso di vendita: contiene tutte le informazioni su prezzo, modalità, perizia, stato dell’immobile.
- Verificare la perizia tecnica: per conoscere eventuali abusi edilizi, debiti condominiali, occupazione del bene.
- Presentare l’offerta correttamente: seguendo scrupolosamente le istruzioni del tribunale.
- Versare la cauzione nei tempi previsti.
- Valutare le spese post-aggiudicazione: come cancellazione delle ipoteche o liberazione dell’immobile.
In caso di aggiudicazione, il partecipante dovrà versare l’intero importo entro il termine indicato, altrimenti perderà la cauzione.

Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino lavoro nel mondo delle assicurazioni. Sono appassionata di libri, cinema e comunicazione e dal 2013 ho iniziato la mia esperienza in continua evoluzione come web writer.