02 Luglio 2025, 11:51

L’igiene è essenziale per il benessere di chi abita in un immobile. Come viene organizzata la pulizia di un condominio e delle scale condominiali?

Pulizia condominio: affidamento a imprese specializzate o gestione interna?

La prima domanda che ci si pone in merito alla pulizia di un condominio è questa: è meglio organizzarsi fra condomini? O affidarla a un’impresa specializzata?

Far rientrare la pulizia di scale e spazi comuni fra le responsabilità dei condomini è una possibilità da considerare, quando viene stilato il regolamento condominiale. In tal caso, esso dovrebbe indicare (oltre alle responsabilità dei condomini) la frequenza della pulizia e le modalità di contribuzione economica per sostenerne le spese.

Tuttavia, l’ “autogestione” della pulizia del condominio raramente è accurata e a norma come quella garantita da un’impresa specializzata. Conviene pertanto impiegare i contributi economici dei condomini per retribuire professionisti. Questo vale a maggior ragione se ci sono giardini o cortili di cui curare la manutenzione. L’assunzione di un’impresa di pulizie permette di evitare i turni, ottimizzare i tempi, mantenere la trasparenza dei costi e osservare gli standard qualitativi.

In ogni caso, la soluzione adatta a ogni singolo condominio deve tenere conto delle concrete condizioni: la quantità di traffico nell’edificio, la presenza o meno di animali domestici, l’eventuale presenza di vasi o altri ostacoli sulle scale.

Pulizia scale in condominio: ripartizione delle spese secondo criteri e tabelle millesimali

I criteri per la ripartizione delle spese per la pulizia del condominio sono specificati nel regolamento. Secondo il Codice Civile, le spese necessarie per la manutenzione delle parti comuni dell’edificio (come le scale, appunto) devono essere ripartite fra i condomini in base ai millesimi di proprietà.

            Essi sono un criterio di suddivisione che tiene conto del valore proporzionale dell’immobile rispetto a quello totale del condominio. Essi vengono definiti in fase di vendita o durante la prima costituzione del condominio. Di solito, sono riportati nel regolamento condominiale.

            In base a tale criterio, se un condominio possiede il 10% dell’edificio (per esempio), dovrà pagare il 10% dei costi di pulizia di scale e parti comuni. Quindi, se la spesa annua per la pulizia del condominio è di 6000 €, tale condomino dovrà pagare 600 € annui.

            Il regolamento o l’assemblea dei condomini, se lo ritengono opportuno, possono stabilire parametri diversi: un importo fisso per unità immobiliare o una divisione basata sull’effettivo uso della parte comune in questione. Questi criteri devono essere approvati dall’assemblea condominiale ed essere inseriti nel regolamento, per essere validi.

Pulizia delle scale condominiali: obblighi e responsabilità secondo la normativa

La pulizia di un condominio è regolata sulla base di normative legali. La fonte delle norme organizzative che abbiamo illustrato è il già citato Codice Civile, Libro III dall’art. 1117 all’art. 1138. Tra i responsabili di pulizia e manutenzione delle parti comuni, ci sono anche i proprietari di garage, negozi, laboratori, studi privati, ecc. compresi nel condominio. La contribuzione alle spese per la pulizia non è facoltativa. L’uso delle parti comuni e la fruizione dei servizi sono disciplinati dall’amministratore.

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